Presidente del Consiglio che non c’è

Riporto il testo dell’intervento di oggi (5 agosto 2008) dell’On. Di Pietro alla Camera dei Deputati al voto di fiducia sulla manovra finanziaria.

Il governante dalla doppia faccia

"Sig. Presidente del Consiglio che anche stavolta non c’è.


Noi dell’Italia dei Valori glielo ripetiamo ancora una volta: voteremo
contro questa manovra finanziaria perché essa toglie ai poveri per dare
ai ricchi.
Sia chiaro, sig. Presidente del Consiglio: noi crediamo che Tremonti faccia
bene a stoppare il “mercato delle vacche” tipico delle precedenti
Finanziarie, tra cui voglio ricordare, a titolo di esempio, la
famigerata “legge Mancia” varata proprio dal Suo precedente Governo, Presidente Berlusconi.
Crediamo anche che “la politica del rigore” che Tremonti vuole portare
avanti sia in linea di principio una scelta giusta perchè il disavanzo
pubblico si affronti non solo con nuove entrate ma anche con tagli alle
spese improduttive ed agli sprechi.
E di sprechi e privilegi, per non dire di vere e proprie sacche di
malaffare e ruberie, la Pubblica Amministrazione, sia centrale che
locale, è purtroppo piena (a cominciare dalla spesa sanitaria).
Tagli selettivi” ci sarebbero voluti e ci vogliono, dunque, come prima sosteneva anche l’on.le Tabacci per
fare in modo che ci guadagni la qualità della spesa pubblica e per
ritrovare un maggiore moralità nella gestione delle relative risorse.
Ma tutte queste buone intenzioni sono state da Lei vanificate, sig. Presidente del Consiglio, con le sue schizofreniche e contraddittorie decisioni.

Che fine ha fatto Alitalia?
Noi avevamo trovato un compratore che salvava azienda e personale. Lei, “imprenditore con i soldi degli altri” ha trovato una soluzione che prevede il fallimento dell’azienda ed il licenziamento di oltre 5.000 dipendenti.
E sia chiaro, sig “Presidente del Consiglio che non c’è”: non è
Tremonti che deve venire in Parlamento per cavarle le castagne dal
fuoco, ma è Lei che deve riferire cosa sta succedendo intorno ad
Alitalia perché è Lei che ha truffato gli italiani
durante la campagna elettorale facendo credere che aveva i compratori
in fila dietro la porta che avrebbero pagato i debiti, salvaguardato il
personale e rilanciato l’azienda.

E che fine ha fatto il Suo impegno per la sicurezza, sig Presidente del Consiglio che non c’è?
Certo ha mandato alcuni soldati a spasso per le vie del centro …così per fare qualche foto ricordo col Ministro La Russa come
fossero comparse di Cinecittà da utilizzare per “effetti speciali”, ma
contestualmente ha tagliato ben 3 miliardi e mezzo dal comparto
sicurezza per il prossimo triennio, ponendo ancora a maggior rischio la
sicurezza e la tutela dei cittadini.
E quest’accusa non ve la lanciamo solo noi dell’Italia dei Valori ma
tutte le organizzazioni sindacali e le rappresentanze militari del
comparto sicurezza e Difesa (Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia
penitenziaria, Corpo forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Forze
Armate tutte e certamente anche i tanto bistrattati Vigili del Fuoco).
In queste ore, come si faceva anche sotto il regime fascista, avete
riempito di propaganda i telegiornali, soprattutto di regime e di
proprietà, con immagini idilliache di poliziotti e soldati che
passeggiano a braccetto e sorridono ai passanti.
Andate piuttosto a chiedere a coloro che tutti i giorni sono davvero
impegnati a combattere la criminalità se hanno autovetture e benzina
sufficienti, armi in dotazione moderne e funzionanti, divise e
approvvigionamenti di prima necessità garantiti!
Io li ho incontrati pochi minuti fa ancora una volta, tutti insieme
proprio qui in Parlamento e posso assicurarLe che sono drammaticamente
preoccupati per il complessivo indebolimento degli apparati di
sicurezza che il decreto legge 112 comporta.

E che fine hanno fatto i lavoratori precari?
Cancellati. Fatti sparire. Non ci sono più. Non nel senso che sono
stati finalmente stabilizzati e possono così costruirsi un progetto di
vita per il futuro. Ma nel senso che vengono letteralmente proprio
liquidati. Con quattro soldi di buona uscita, Lei pensa di mettersi a
posto la coscienza e soprattutto mette a posto le saccocce dei datori
di lavoro amici suoi che, dopo aver fatto i loro comodi con i precari
quando gli servivano, ora li licenziano senza che ad essi sia nemmeno
più data la possibilità di poter ricorrere al giudice per far sentire
le loro ragioni.
Addirittura Lei ferma le cause giudiziarie in corso, proprio per
evitare che i precari possano vincerle. Pensi se facessero la stessa
cosa con il suo Milan:
mentre sta giocando e sta vincendo una partita per due a zero, arriva
l’arbitro, ferma il gioco e assegna a tavolino la vittoria
all’avversario!
Ecco Lei si sta comportando con i precari proprio come il classico arbitro venduto!
Per non dire poi dei precari della Rai. Invece di raccomandare a Sacca’
le sue veline perché non si prende cura dei 1600 precari che lavorano
in Rai da 25-30 anni e che ora, magari dopo aver già vinto il primo e
secondo grado delle cause di lavoro, devono tornarsene a casa per far
posto ai suoi raccomandati.

E che fine ha fatto la lotta all’evasione fiscale?
Lei stesso ha ammesso che le entrate fiscali derivanti dalle rimesse Iva sono diminuite del 7%.
Ma si è chiesto, e soprattutto vuole farci sapere, perché?
Glielo diciamo noi. Perché, con Lei al Governo, coloro che sono restii alle fatture si sentono più al sicuro.
Sanno che Lei è uno di loro e quindi sanno che, all’occorrenza, possono
contare su di lei: una leggina di depenalizzazione o un condono ad hoc
saprà sempre trovarli per venire loro incontro. Ed un assaggio in tal
senso l’ha già dato, scacciando, decapitando ed umiliando i vertici e
gli addetti alle Agenzie fiscali, vale a dire proprio quegli organismi
addetti ai controlli ed alla repressione delle frodi fiscali.
Eh sì! A lei il controllo di legalità non va proprio giù, eh sig. Presidente del Consiglio che non c’è!
Soltanto così si spiega l’annuncio da Lei dato l’altro giorno di voler
limitare le intercettazioni telefoniche solo ai casi di terrorismo e di
mafia!
Ma lo sa che l’esistenza di una associazione criminale si scopre solo
alla fine di un “percorso investigativo” e non all’inizio. Invece Lei
vuole cominciare dalla fine, prevedendo che le intercettazioni si
effettuino solo quando l’esistenza di un sodalizio criminale è già
provato. Vale a dire quando non ce n’è più bisogno.
Oh sì lei lo sa eccome queste cose! La verità è che Lei non vuole proprio scovarli i criminali, visto mai che nella rete ci caschi qualche suo conoscente.

E che fine hanno fatto i suoi impegni elettorali a favore di risorse per le infrastrutture, per l’innovazione e la ricerca?
Non c’è traccia di un solo euro in più rispetto a quanto previsto dai Governi precedenti a favore di tali strategici settori.
In compenso qualcosa di meno ha previsto: i controlli sui superguadagni
dei concessionari di opere pubbliche e la mano larga nel riconoscere
loro superprofitti senza alcuna adeguata e comprovata controprestazione.

E che fine ha fatto la scuola pubblica, specie quella che campa sul sacrificio dei precari?
Avete decurtato oltre 8 miliardi di euro con una riduzione di oltre 100
mila insegnanti e 43 mila lavoratori tecnici ed amministrativi.
L’intento è chiaro: volete far morire la scuola pubblica per mandare avanti solo la scuola privata, quella a pagamento, per intenderci, dove possono andare solo i figli di papà.

E che fine hanno fatto, mi lasci dire, i fondi che noi del Precedente Governo avevamo destinati per la ricostruzione post-terremoto del Molise?
Perché avete abolito la sospensione dei tributi per i terremotati
molisani? Soprattutto perché tale barbaro trattamento lo avete
riservato proprio e solo ai terremotati molisani? Eppure Lei è stato
eletto proprio nel Molise. Forse non se lo ricorda nessuno ma se si va
a vedere nel sito internet della Camera, l’on.le Berlusconi è
parlamentare molisano: L’avrà pure fatto per fare dispetto a me ma
almeno adesso se ne assuma la responsabilità e pensi a qual popolo invece di martorialo.

La verità, sig. Presidente del Consiglio che non c’è, è molto
semplice: Voi avete preso atto che vi servivano i soldi e li avete
presi dove era più facile prenderli: dalle casse pubbliche, indiscriminatamente mettendo a rischio lo stato sociale e la possibilità di garantire i servizi principali ed essenziali ai cittadini.
Dovevate prenderli dagli evasori fiscali, dai truffatori, falsificatori di bilanci, corrotti e corruttori pubblici e non dai lavoratori, precari per giunta!
Dovevate affrontare con coraggio la liquidazione totale degli Enti inutili.
Dovevate intervenire seriamente sulla spesa sanitaria tagliando le
inefficienze e le ruberie nei rimborsi sanitari, nelle procedure di
spesa e nelle consulenze.
Dovevate spazzare via la miriade di società pubbliche partecipate da Regioni, Province e Comuni, dove si annidano i più beceri sistemi di familismo e di politica clientelare.
Dovevate intervenire sui tanti “residui passivi” di cui sono pieni i
capitoli di bilancio dei Ministeri e degli enti pubblici: fondi
bloccati da anni che potrebbero risollevare il volano del lavoro, dello
sviluppo e delle infrastrutture.

Tutto questo non avete fatto e per questo l’Italia dei Valori voterà in modo convintamene contrario questo provvedimento."

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